Signor Corpo, ho letto che lei si sente scoraggiato e deluso, può dirci i motivi del suo scoramento?
Ho rilasciato da lungo tempo interviste, ho scritto libri, sulla necessità di portare l’attenzione su di me, ma non vedo nessun cambiamento in atto e non lo vedo neppure in lontananza.
Secondo lei cosa potrebbe aiutare perché si verifichi quel cambiamento che lei auspica?
Bisognerebbe cambiare tutto fin dalle scuole elementari. Lasciare andare tutte le stupidaggini sulla mente e il cervello e prima di tutto far allenare i bambini ad ascoltare il corpo. Poi, bisognerebbe educare le mamme ad una fisicità creativa e al rispetto della sacralità del corpo.
Lei, quindi, pensa che non c’è speranza?
Esatto! Le persone sono sempre più in difficoltà perché sono educate a pensare senza uno scopo, insomma a rimuginare, e mentre lo fanno dimenticano di “vivere”. Il tempo passa e nessuno spiega loro che la verità è nel corpo. La “mente mente” è uno slogan che funziona, ma bisogna comprenderne bene il senso.
Ce lo può spiegare?
La mente pensa di avere sempre ragione e produce una quantità di pensieri “spazzatura” nel tentativo di trovare soluzioni a quesiti impossibili. Il corpo, al contrario, resta inascoltato, non considerato. Se provassimo a interrogare il corpo, invece, ci fornirebbe risposte adeguate ai nostri quesiti. Il corpo contiene la saggezza necessaria, registra tutto, le memorie traumatiche e le memorie felici. Se ci alleniamo ad interrogare il corpo, invece che cercare le risposte nella mente che mente, cominciano ad affiorare sensazioni, profumi, atmosfere, impresse nel corpo e quindi sapienti, memorie capaci di orientare.
Come si fa ad acquisire l’abilità ad ascoltare il corpo, dal momento che ci siamo disabituati a farlo?
Si possono scegliere pratiche capaci di accrescere la consapevolezza del funzionamento della mente e del corpo. La mindfulness è una di queste perché punta all’integrazione di corpo e mente, poi seguono le arti marziali, lo yoga. E’ molto importante leggere di questi temi e soprattutto fare esperienza del proprio corpo.