Il senso di colpa ci affligge: chi più, chi meno, ne ha o ne ha avuto a che fare.
Del senso di colpa son piene le fosse ma, ce ne possiamo liberare, non è facile, ma possiamo provarci.
Può aiutare sapere che si tratta di una sorta di “regola”, interna o esterna, esplicitata o implicita, accettata o anche no, a cui diamo importanza più o meno consapevolmente.
Come ogni “regola” imposta una volta per tutte, può valere in alcuni contesti e in alcune fasi della vita ma, il suo mancato aggiornamento e contestualizzazione, può creare grandi difficoltà alla persona.
Quest’ultima, può sentirsi schiacciata dal senso di colpa se non adempie al compito (alla regola) che implicitamente si è data. Il senso di colpa funziona da motivatore e la persona, per non sentirsi a disagio, è spinta nella direzione che solleva dalla colpa, anche a costo di andare contro se stessa.
Come si fa?
Bisogna imparare a divergere e anche riconoscere che le “regole” sono troppo spesso imposte dall’alto, sono lontane dalla vita concreta e vanno aggiornate. Un atto di ribellione è possibile, talvolta indispensabile poiché conciliare il bene degli altri con il proprio è un atto dovuto a sé stessi. Perciò, tolleriamo un po’ di disagio e andiamo per il mondo sciolti e naturali.