Rosenfeld
L’anoressia nervosa è stata descritta per la prima volta nel 1694. Fino a circa trent’anni fa era considerata una malattia rara. Attualmente colpisce lo 0,28% delle adolescenti e delle giovani donne adulte dei paesi occidentali. Il 90% delle persone colpite appartiene al sesso femminile; nei maschi questo disturbo rappresenta una rarità anche se i casi sono in lieve aumento. L’età di esordio del disturbo è compresa tra i 12 e i 25 anni. Questa patologia colpisce soprattutto il mondo occidentale in cui esiste una forte pressione sociale alla magrezza; attualmente è distribuita in modo omogeneo nelle varie classi sociali.
Le caratteristiche che distinguono chi è affetto da anoressia nervosa sono:
- Severa perdita di peso
La persona affetta da questo disturbo desidera essere sottopeso e si comporta in modo da evitare l’aumento ponderale (ad es. eccessivo esercizio fisico, dieta ferrea, induzione del vomito); - Paura di ingrassare
La persona nonostante è sottopeso continua a vedersi grassa e a nutrire l’idea di voler dimagrire;
preoccupazione estrema per il peso e le forme corporee; - Amenorrea
Mancanza di almeno tre cicli mestruali consecutivi. Negli uomini sono presenti perdita dell’interesse sessuale e impotenza.
Attualmente si riconoscono due sottotipi di anoressia nervosa:
- Anoressia nervosa con restrizioni
Si tratta di persone che hanno sempre il controllo della propria alimentazione e ne hanno un controllo totale; - Anoressia nervosa con abbuffate/condotte di eliminazione
In questo caso la persona periodicamente ricorre ad abbuffate o a comportamenti di eliminazione (ad es. vomito autoindotto, uso improprio di lassativi e diuretici).