Se dici su due piedi ad una persona di praticare il PENSIERO POSITIVO, si vede che non sai di cosa parli.
E’ una gran bella cosa sapere come fare ma non è da tutti saperla realizzare.
Per rendere operativo il Pensiero Positivo è necessaria preparazione e allenamento; insomma, non ci viene in modo automatico.
E’ automatizzato, invece, il pensiero negativo, su cui abbiamo molta pratica.
Può accadere, perciò, che se abbiamo un dolore alla spalla pensiamo ad un infarto, se litighiamo con un amico pensiamo che ci abbandonerà, che se riceviamo una telefonata fuori orario c’è stato un incidente….(non ci sono limiti al pensiero negativo).
Per praticare il Pensiero Positivo è necessario sapere che NOI SIAMO (e un po’ per volta diventiamo) QUELLO CHE PENSIAMO e che I NOSTRI PENSIERI COSTRUISCONO IL MONDO (come viene detto nella filosofia buddista).
Dunque, ogni pensiero ha un suo peso specifico e ha potere su di noi più di quanto vogliamo ammettere.
Pensare positivo ci fa bene e ci fa belli ma rende necessaria, per essere efficace, la consapevolezza che nulla di importante può essere ottenuto senza sforzo.
11 Apr